Io invece contesto frontalmente la tua idea che sia sempre e comunque una mancanza di rispetto verso l'altra persona. Infatti mi chiedo, e ti chiedo: perché sarebbe una mancanza di risetto, in concreto? Dove sta la lesione? Questa è una falsa costruzione della questione, in realtà il rispetto non c'entra niente, come non c'entra niente la fiducia. Fatto sta che la gente - anche la "brava" gente - dice bugie, continuamente! Con quello che significa un figlio, con quello che costa, con le energie e col tempo che ci investo... semplicemente, se possibile, voglio sapere con certezza che il figlio è mio. La fiducia e il rispetto sono solo scuse eccellenti, che non hanno niente a che fare con la verità, e il fatto stesso che le si invochi, semmai, accresce il sospetto che ci possa essere qualcosa da nascondere.
Ecco, al limite vedrei una scorrettezza proprio nel procedere a un simile accertamento di nascosto dall'altra persona, come suggerisci tu. Se fosse necessario, io lo farei. Però significherebbe che ho commesso un errore a monte, e che ho accanto una persona troppo diversa da me. A parte il fatto che non è proprio il massimo della legalità, anzi... Quello è, per me, il caso di due persone che, più che "non fidarsi" l'uno dell'altra e non rispettarsi reciprocamente, non si confidano, non si conoscono, e perciò secondo me non dovrebbero stare insieme! Non voglio praticare il sotterfugio nei confronti della persona con cui dormo tutte le notti, e non voglio dover andare dietro le spalle della mia compagna di vita, come se stessi facendo qualcosa di brutto, come se avessi a che fare con una nemica! Se ne ragiona, si decide insieme, e se ho scelto bene ci si capisce al volo, di modo che non si pone proprio il problema. Dove sta altrimenti la complicità, l'armonia, la corrispondenza dei pensieri??!
@lapislazzulo: Non va nemmeno a me: io ti ho solo risposto con una domanda, nessuna polemica, anche perché stiamo ragionando di visioni personali e diverse del mondo, e non c'è da polemizzare. Come gli altri che hanno messo il pollice in giù, evidentemente anche tu non hai colto la differenza. Mi pareva che avessi chiesto delle opinioni. Poi ognuno la pensa come gli pare. :) Quello che tu stessa racconti - prima di dimostrare che tu sei stata "buona" e lui è stato "cattivo" - dimostra che in generale non si finisce mai di conoscere una persona, il che è un motivo per fare un test del dna anziché no. La tua esperienza personale è un argomento per la mia tesi, non per la tua; è una storia che dà perfettamente ragione a me...
@Eis: Naturalmente devo fidarmi di una persona con cui sto, e credo di averne dato conto io stesso. La fiducia, comunque, non esclude che quella persona sia un essere umano, e come tale sia imperfetta e fallibile, suscettibile di commettere errori, e magari di desiderare di mentire per coprirli. Mettere le corna non significa meritarsi l'inferno. Contrariamente alla voce del popolo, sono cose che succedono tra i vivi, e anche tra le persone migliori. Non è niente di trascendentale, e bisognerebbe piantarla di far finta che lo sia. Semplicemente capita, e non è tutta questa grande tragedia.
E poi non è l'unico caso, le corna! Magari hanno fatto una sostituzione di neonato in ospedale, e senza un test del dna non verrai mai a saperlo... Ci hai mai pensato?